Strumenti e Procedure per l'Inclusione degli alunni con B.E.S.
Integrazione/inclusione degli alunni con disabilità (ai sensi della L.104/92)
Il processo di integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap inseriti nelle classi dell'Istituto si basa innanzitutto su una collaborazione significativa fra gli insegnanti curricolari e di sostegno. Nell'ambito di una tale ottica collegiale di condivisione delle scelte, vengono quindi posti in essere interventi di didattica individualizzata, adeguati alla tipologia di disabilità dell’allievo e ai relativi bisogni educativi speciali, tesi alla riduzione degli ostacoli connessi alle diverse situazioni di handicap, alla valorizzazione delle singolarità e finalizzati alla costruzione di contesti di apprendimento favorevoli al conseguimento degli obiettivi educativi e didattici esplicitati nel Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.). Il Piano Educativo Individualizzato è riconducibile a due diversi tipi di percorso:
- P.E.I. differenziato. È elaborato in funzione degli obiettivi didattici e formativi non riconducibili ai programmi ministeriali. I voti sono attribuiti nelle singole discipline relativamente al P.E.I. e non ai programmi ministeriali. L’alunno non consegue il titolo legale degli studi ma l’attestato di compimento degli studi secondo il P.E.I.
-P.E.I. semplificato. Il P.E.I è elaborato per gli alunni che sono in grado di raggiungere gli obiettivi globalmente rispondenti ai programmi ministeriali (O.M.n°128 del 14/05/1999), secondo le indicazioni del Profilo Dinamico Funzionale e a giudizio del competente Consiglio di classe. E' prevista l'esplicitazione degli strumenti e strategie didattiche utilizzati nelle singole discipline, finalizzate a facilitare l’apprendimento, oltre che la tipologia di prove (prove conformi o equipollenti) volte ad accertare il livello di profitto.
ALUNNI CON D.S.A. E ALUNNI CON ALTRI B.E.S.
Il MIUR il 27/12/2012 (c.m. n. 8, prot. N. 561, del 6/03/2013, nota prot. n. 0001551 del 27/06/2013 ) ha emanato la direttiva recante “strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e per l’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” in cui si invitano le istituzioni scolastiche a ricorrere a misure e strategie inclusive al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento degli studenti in situazione di difficoltà. Tali misure e strategie si rivolgono agli studenti che, pur non avendo alcuna disabilità certificata ai sensi della L.104/92, presentino Bisogni Educativi Speciali derivanti da:
-disturbi specifici di apprendimento (DSA);
-disturbi evolutivi specifici (di carattere fisico-biologico e psicologico);
-svantaggio sociale, familiare e culturale;
-svantaggio linguistico derivante dalla non conoscenza della lingua italiana degli alunni stranieri, perché appartenenti a culture diverse;
COMPITO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Compito della Scuola è quello di predisporre strategie didattiche e formative personalizzate rivolte alle molteplici singolarità, offrendo una "speciale attenzione” agli alunni con B.E.S.
FASI OPERATIVE
1- Il primo passo per offrire la "speciale attenzione"consiste nell’individuazione degli alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali.
L’organo che procede all’individuazione dei predetti alunni è il Consiglio di Classe entro il mese di ottobre, periodo in cui viene elaborata la programmazione didattica.
Il Consiglio di classe può procedere seguendo due diverse vie:
-quella oggettiva, che consiste:
1.nell’acquisizione di certificazioni rilasciate da strutture sanitarie pubbliche riguardo ai DSA e ai DES (disturbi evolutivi specifici);
2. nella segnalazione degli operatori dei servizi sociali;
3. nella verifica della presenza alunni con difficoltà linguistiche;
- quella soggettiva, che consiste:
1.nell’analisi di fenomeni e comportamenti che possano denotare situazione di difficoltà e svantaggio linguistico, familiare e sociale.
La seconda via richiede un’attenta considerazione, basata sull’informazione in possesso della scuola nel fascicolo personale e sull’assistenza di operatori sociali e psico-pedagogici, del cui contributo la scuola sarà costretta ad avvalersi.
2- Il secondo passo consiste nella predisposizione del PDP (Piano Didattico Personalizzato), che esplicita gli obiettivi formativi e le strategie che il Consiglio di classe, integrato dagli eventuali esperti e dalla famiglia, intende porre in essere per favorire l’“inclusione” dell’alunno, ovvero per facilitarne l’apprendimento.
ORGANI SCOLASTICI COINVOLTI NELL'INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI CON B.E.S.
Oltre al Consiglio di Classe, che è la sede naturale, primaria, per l’osservazione e l’individuazione degli alunnni con B.E.S, la direttiva del MIUR prevede la costituzione di un GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione), costituito dai docenti che abbiano esperienza e preparazione psico-pedagogiche, esperienza in tema di integrazione scolastica, da esperti e/o operatori sociali istituzionali e/o in regime di convenzionamenti con la scuola.
Questo organo, costituito dal Dirigente Scolastico, ha le seguenti funzioni:
elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività), riferita agli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) nella quale si procederà all’analisi dei punti di forza e di criticità degli interventi di inclusione scolastica effettuati nel corso dell’anno scolastico, e si formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per migliorare i piani di inclusività dell’anno scolastico successivo. Il PAI è deliberato dal Collegio dei Docenti e inviato al competente Ufficio Scolastico Regionale per la richiesta di organico di sostegno, che verrà assegnato alle istituzioni scolastiche secondo i bisogni rappresentati e motivati; consulenza e supporto ai colleghi rispetto ai singoli casi.
In riferimento alla valutazione degli alunni in generale, pare opportuno sottolineare che sono adottate strategie di valutazione in coerenza con le prassi inclusive e tali da contemplare valutazione diagnostica e formativa, in modo da tenere conto dei processi di apprendimento, valorizzare i progressi compiuti dagli studenti e aiutarli a superare gli ostacoli all’apprendimento nell’ottica di “valutare per formare”. Alla valutazione sommativa concorre inoltre la valutazione autentica delle competenze raggiunte e tali da rendere in grado gli studenti di affrontare situazioni reali alle quali verranno preparati attraverso una didattica situata (EAS).
Modulistica BES
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Modello pdp | 293.00 KB | 08-11-2020 | DownloadAnteprima |